Self Publishing: Un Gioco Da Duri
Immaginate il mondo dell’editoria come un ring affollato dove tutti se le danno senza esclusione di colpi, spesso colpendo a caso, in un tutti contro tutti. Una selva oscura in cui emergere è un’impresa e dove molto spesso il destino del vostro lavoro non è nelle vostre mani.
C’è un modo per fare sentire la vostra voce: il self publishing. Un metodo di pubblicazione però che va maneggiato con cura. Non fatevi ammaliare dalla possibilità di pubblicare il vostro romanzo solo perché esistono servizi come Amazon Kindle Direct Publishing o YouCanPrint. Dietro il semplice desiderio di vedere il vostro libro pubblicato si nascondono insidie infinite.
Riepiloghiamo. Avete inviato la vostra opera, la storia in cui avete messo anima e corpo, a decine di case editrici e dopo mesi non avete ancora ricevuto risposta. Sarete presi da momenti di scoramento e il desiderio di andare a cliccare su una delle piattaforme di self publishing si farà sempre più allettante.
Mantenete la mente lucida. Non fate l’errore di quegli autori che si sono auto pubblicati caricando semplicemente il file dalla loro opera, scelto una copertina tra i tamplate offerti e via. Quelli si sono bruciati con le loro mani perché hanno sottovalutato la pianificazione che sta a monte dell’auto pubblicazione.
La prima considerazione da fare se scegliete la strada del self publishing è quanto impegno in termini di denaro e tempo siete disposti a investire. Rifletteteci bene perché se imboccate la strada dell’auto pubblicazione dovrete farlo con metodo e dedizione. L’alternativa è finire nel girone infernale dei tanti autori che hanno pubblicato lavori di pessima qualità e si sono marchiati a vita. E da questi casi emerge il primo punto su cui dovrete ragionare.
La diffidenza dei lettori nei confronti dei self publisher è molto alta e per certi versi anche giustificata. In troppi hanno pubblicato senza curare il proprio lavoro. Hanno scritto (magari più volte) il loro romanzo o la loro raccolta di racconti e poi via a piazzarlo sugli online store. Il risultato è una miriade di testi qualitativamente scarsi con cui dovrete combattere per sfilarvi dal pregiudizio dei lettori.
Come fare?
Torniamo al tema dell’investimento del denaro. Le due voci di spesa da cui non potrete fuggire sono l’editing e la grafica. Gli editor hanno dei prezzi molto vari, ma qualche centinaio di euro è un investimento che dovrete mettere in conto. Il vostro testo deve essere della qualità migliore possibile prima di essere dato in pasto ai lettori. Sono loro che determineranno il vostro successo o la vostra sconfitta.
Mai sentito dire che un libro non si giudica dalla copertina? Non c’è affermazione più falsa. La copertina è il primo aggancio con il lettore. Deve essere accattivante e coerente con il tono della vostra storia. Anche la tariffa di un grafico professionista si aggira oltre i duecento euro, anche se ci sono dei buoni compromessi con servizi a pagamento come per esempio Adobe Spark.
Avete il budget e lo avete investito in editing e grafica. Dopo settimane di lavoro fianco a fianco con l’editor e il grafico, ora avete tra le mani un testo di qualità e una copertina fantastica. Adesso siete pronti per valutare se pubblicare con Amazon Kindle Direct Publishing o altri servizi simili.
Pensate sia finita qui?
In realtà avete appena cominciato a nuotare in un mare in tempesta perché adesso dovete far sapere al mondo che il vostro libro è là fuori. Il vostro budget deve comprendere anche l’investimento per pubblicizzare il vostro libro. Non prendiamo in considerazione annunci stampa su quotidiani nazionali o spot per la televisione che richiedono cifre iperboliche. Questi canali sono off limits.
Concentratevi sulle campagne social. Al costo di qualche decina di euro potete raggiungere migliaia di persone. Sembra facile, non è vero? Ma questo non basta. Siete un nome sconosciuto che si affaccia in un mondo sovraffollato, ricordate? Prima vi conviene creare una community. Dovete fare rete e avere una base che faccia da cassa di risonanza.
Il tutto deve seguire una strategia di social marketing pianificata prima ancora di avere pubblicato il vostro libro. Meglio ancora se avete già iniziato a racimolare qualche follower prima di esservi rivelati autori. Delle strategie per pubblicizzare il vostro lavoro ve ne parlerò in un articolo dedicato sull’argomento.
Diciamo però che avete pianificato tutto con una precisa ottica imprenditoriale. Perché è questa la differenza tra pubblicare con una casa editrice e il self publishing. Se scegliete di auto pubblicarvi, e volete farlo bene, dovete avere una visione imprenditoriale di voi stessi. Sarete gli autori/autrici dell’opera, ma anche i promotori di voi stessi e del vostro lavoro. Dovrete prendervi dei rischi e calcolare in anticipo come minimizzarli. Se però curerete ogni minimo dettaglio e vi armerete di pazienza i profitti (o se preferite le soddisfazioni) varranno tutte le vostre fatiche. Proprio come qualsiasi imprenditore.
Non ci sono scorciatoie. Conviene auto pubblicarsi con una strategia solida e pianificata nel dettaglio o finirete nella bolgia di tutti quelli che hanno gettato il proprio libro nell’agorà virtuale facendo un sonoro buco nell’acqua.
La domanda che dovete porvi prima di scegliere il self publishing è questa: siete capaci di essere autori e imprenditori allo stesso tempo?